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Queerabilia

Queerabilia

Suoni e visioni, a cura di Alessandro Liccardowww.sentireascoltare.com

Un percorso fatto di video ed esibizioni live d’epoca, fotografie, contaminazioni tra la musica e il cinema e la letteratura, aneddoti biografici ma soprattutto grandi canzoni. Questo è Queerabilia: da Stonewall ai giorni nostri, dall’amore che non osa dire il proprio nome fino a quello limpido e consapevole del presente, oltre cinquant’anni di storia LGBT raccontati attraverso i classici del pop-rock internazionale, con qualche piccola sorpresa.

Un caleidoscopio di autori, volti e voci che hanno sfidato le convenzioni e lasciato il segno nel panorama musicale, partendo dal glam rock di David Bowie e dalla stella della disco music Sylvester e arrivando agli Years and Years e a Calum Scott, passando per la classe sopraffina di Dusty Springfield, per il carisma unico di Freddie Mercury, per il cantautorato audace e intimista di k.d. lang, per il synth-pop elegante e coraggioso dei Bronski Beat, per la singolare poetica di Morrissey e per le interpretazioni da brividi di Anhoni.

L’evento è presentato dal critico musicale Alessandro Liccardo, già firma di Ondarock, Rockol e Sentireascoltare e organizzatore di audioforum dedicati al rock alternativo e indipendente con la webzine Gold Soundz.

La psicologia per la comunità LGBT*

La psicologia per la comunità LGBT*

La psicologia per la comunità lgbt*

Premessa

La psicologia clinica sociale e di comunità può essere uno strumento utile di emancipazione delle persone lgbt* che talora possono trovarsi di fronte a condizioni di discriminazione, isolamento sociale, stigmatizzazione.

Le persone lgbt* hanno esigenze simili a quelle di ogni altra persona, ma distinte in quanto componenti di una “minoranza” sociale che può portare a difficoltà di autoaccettazione, disistima, sottovalutazione o negazione della propria condizione.

Le persone lgbt* sono l’espressione di differenti varianti dell’identità sessuale (orientamento, genere, ruoli) e possono avere disagi psichici endogeni, ma molto spesso esogeni, dovuti all’ambiente che si presenta come ostile o discriminatorio.

Intervento psicologico

Qualora richiesto, l’intervento psicologico verterà sull’analisi delle condizioni di salute e benessere psichico globale e sulle interrelazioni con l’adattabilità socio-ambientale, in considerazione del contesto in cui è inserita la persona.

Si possono individuare delle specifiche dinamiche di disagio dovute proprio alle condizioni di vita, in particolare in adolescenza, così come in età adulta, difficoltà che queste persone si trovano a fronteggiare.

L’omolesbobitransfobia esterna, l’omolesbobitransfobia interiorizzata, l’accesso ai servizi socio-sanitari, il bullismo e il cyberbullismo omolesbobitransfobico (che ha caratteristiche specifiche) e il minori.

Un approccio psicologico lgbt* affermativo è uno degli elementi che compongono la presa in carico psicologica nella cosiddetta Pink Therapy, che prevede specifiche e definite modalità di svolgimento dell’intervento professionale.

Azioni di contrasto all’omolesbobitranfobia

La psicologia è chiamata ad agire anche in termini preventivi, di supporto e aiuto e di terapia, come suggeriscono le Linee guida per la consulenza psicologica e la psicoterapia con persone lesbiche, gay e bisessuali di Lingiardi e Nardelli (2014), adottate dall’Ordine Psicologi Lazio e da quello della Campania, ma non del Veneto, oltre che, ad esempio, le Linee Guida dell’APA – American Psychological Association, della British Psychological Society, della Psychological Society of Ireland, della Psychological Society of South Africa, della Royal Australian and New Zealand College of Psychiatrists, e dell’International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans & Intersex Association (ILGA).In termini preventivi importante è l’azione di informazione e supporto per gli/le adolescenti e i minori in genere, nei loro ambiti di vita sociale ed educativa (scuole, attività sportive, attività musicali, etc.), ma anche di informazione di base in tutti quegli ambienti sociali, sanitari, burocratico-istituzionali in cui le persone lgbti sono coinvolte.

Opificio PsicoSociale

L’opificio PsicoSociale è composto da un gruppo di professioniste multidisciplinari che si occupa di psicologia e sociale nelle aree del genere e della comunità lgbt*, per costruire percorsi di supporto, di clinica, di formazione e informazione sui temi riguardanti le donne e la comunità lgbt*.

Per informazioni e contatti opificiopsicosociale@gmail.com.

Relazioni

  • Presentazione di Opificio PsicoSociale
  • Introduzione: abc… lgbt
  • Bullismo e cyberbullismo omolesbobitransfobico
  • Same sex Intimate Partner Violence
  • Pink Therapy ovvero la terapia lgbt* affermativa

Relatrici

Giulia Giardina, laureata in psicologia presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino, esperta in tematiche di same sex IPV e richiedenti asilo e rifugiati/e lgbt

Elena Toffolo, psicologa libera professionista, esperta in tematiche migratorie e lgbt con particolare riguardo alla comunità lesbica e agli/alle adolescenti

Annalisa Zabonati, psicologa psicoterapeuta, opera da decenni nell’ambito della psicologia di genere, delle migrazioni e della psicologia lgbt

Iniziativa finanziata con il contributo dell’Università di Padova sui fondi previsti per le Iniziative culturali degli studenti, come previsto dall’art. 4, comma 5 dello Statuto.

Padova Pride Kinky. Intimità fra potere e consenso

Padova Pride Kinky. Intimità fra potere e consenso

Tutte e tutti noi siamo in dotazione di un corpo, che possiamo utilizzare anche per socializzare e provare piacere; quest’ultima è una parola troppo spesso censurata e posta in contraddizione con l’attività sessuale finalizzata unicamente alla procreazione. Il senso comune, pervaso da questa morale, ha finito per considerare “normali” alcune pratiche sessuali e “devianti” altre, poiché molto lontane da una modalità più tradizionale di vivere le relazioni, siano esse monogame o più promiscue. In questa conferenza parleremo delle pratiche così dette kinky (ad esempio il bondage, i giochi di ruolo o di dominazione), i quali sono modi di sperimentare con il proprio corpo, con lo scopo di vivere in modo più intenso l’intimità fra le/i partner. Si parlerà di consenso reciproco e di consapevolezza di ciò che viene fatto nella performance, presentando come sia possibile e necessario un ambiente sicuro e finalizzato a costruire assieme il benessere delle/dei partecipanti per costruire in generale ogni tipo di relazione.
A seguire vi sarà un aperitivo in un locale vicino con i ragazzi del TNG Nordest (The New Generation), un gruppo di kinkster under35 della zona che ha come finalità la promozione della cultura BDSM creando occasioni di discussione e momenti di aggregazione di diversa natura (aperitivi, cene, incontri etc..).

Ospiti:
Nicoletta Landi, antropologa ed educatrice sessuale
Ayzad, Giornalista e scrittore specializzato nel campo delle sessualità alternative.
Leather Big Wolf, cultore e divulgatore Leather e BDSM della Vecchia Guardia

Modera:
Silvia Pasqualin, psicologa e sessuologa

Venerdì 25 maggio 2018, ore 18.30

SALA POLIVALENTE, via D. Valeri, 17-19

Iniziativa finanziata con il contributo dell’Università di Padova sui fondi previsti per le Iniziative culturali degli studenti, come previsto dall’art. 4, comma 5 dello Statuto.

Presentazione del libro Elementi di Critica Omosessuale, di Mario Mieli

Presentazione del libro Elementi di Critica Omosessuale, di Mario Mieli

Giovedì 17 maggio ore 18:00
Presentazione di

Elementi di critica omosessuale
di Mario Mieli

con Lorenzo Bernini e Massimo Prearo

In occasione del percorso politico e culturale che si sta tracciando assieme alla cittadinanza padovana in occasione del Padova Pride 2018, Lìbrati. La Libreria delle donne di Padova vi aspetta, giovedì 17 maggio alle ore 18:00, per la presentazione di Elementi di critica omosessuale, il più importante scritto di Mario Mieli, considerato il saggio teorico più importante prodotto nell’ambito dell’esperienza politico-esistenziale del primo movimento gay italiano. Il libro, originariamente la tesi di Mieli in filosofia morale, ha avuto una complicata vicenda editoriale, fu pubblicato da Einaudi nel 1977 e da Feltrinelli nel 2002. Dopo un lungo periodo in cui il testo non era più reperibile, alla fine del 2017 Feltrinelli ha pubblicato una nuova edizione, di cui non possiamo che festeggiare l’uscita.

Ospiti della serata e relatori: Lorenzo Bernini e Massimo Prearo.

Dalla quarta di copertina:

La proposta di Mieli, illustrata nel libro e sperimentata in prima persona con coerenza estrema, è un’utopia da vivere, partendo dal presupposto che la liberazione dell’eros nelle sue forme neglette e represse è il solo serio antidoto al predominio mortifero della Norma e del capitalismo. Si tratta, dice Mieli, di aprire una breccia nella psiche mutilata dalla dittatura della normalità per lasciar emergere la transessualità sepolta in ciascuno di noi, “l’ermafroditismo originario e profondo di ogni individuo”. Questa opera di liberazione è alla base di un percorso di dissolvimento e ricomposizione dell’identità umana che mira al conseguimento di una nuova soggettività androgina e pansessuale. Temi di questo genere, cari anche a certa fantascienza, fanno di Mieli un anticipatore di molti successivi studi e riflessioni che, a partire dagli anni ottanta, hanno rimesso in gioco le categorie della sessualità in nome di una visione creativa dei concetti di genere, orientamento e identità sessuale. La ricetta di Mieli era impossibile, ma il suo orizzonte di pensiero è ancora oggi, anche più di ieri, in sintonia con linee di evoluzione culturale e sociale che vanno verso il superamento dei dualismi e degli interdetti di tradizione.

Lorenzo Bernini, è professore associato di Filosofia politica presso l’Università di Verona. Con la professoressa Adriana Cavarero, ha fondato il Centro di ricerca PoliTeSse (Politiche e Teorie della Sessualità, www.politesse.it) di cui adesso è direttore. I suoi interessi spaziano dalla filosofia politica classica della modernità (in particolare Thomas Hobbes) e dal pensiero francese del Ventesimo secolo (in particolare Michel Foucault), alle teorie contemporanee della democrazia radicale, alle teorie critiche sulla ‘razza’ , alle teorie queer. Tra i suoi libri Apocalissi queer: Elementi di Teoria antisociale (Edizioni ETS, 2013), tradotto in spagnolo (Editorial EGALES, 2015) e in inglese (Palgrave Macmillan, 2017), e Le teorie queer: Un’introduzione (Mimesis, 2017), che sta per essere tradotto in spagnolo.

Massimo Prearo, dottore di ricerca in Studi Politici dell’EHESS di Parigi, è stato Marie Curie Fellow presso il Centro di ricerca Politesse all’Università di Verona (2013-2015). Parallelamente ai lavori sui movimenti LGBTQI, conduce attualmente ricerche sui movimenti “no-gender”, nell’ambito di un contratto post-dottorato all’Università di Verona. Ha pubblicato La fabbrica dell’orgoglio. Una genealogia dei movimenti LGBT (ETS) e ha curato il volume Politiche dell’orgoglio. Sessualità, soggettività e movimenti sociali (ETS). Appena uscito il suo ultimo volume: La crociata anti-gender. Dal Vaticano alle manif pour tous (Kaplan).

Iniziativa finanziata con il contributo dell’Università di Padova sui fondi previsti per le Iniziative culturali degli studenti, come previsto dall’art. 4, comma 5 dello Statuto.

Sul ciglio del Marciapiede – II incontro

Sul ciglio del Marciapiede – II incontro

Sul ciglio del marciapiedeII INCONTRO: Il sex work maschile e femminile a confronto tra autodeterminazione e violenza

“Chi va con le prostitute è un criminale. Questo non è fare l’amore, questo è torturare una donna: non confondiamo i due termini”. L’ultima frase di Papa Bergoglio riassume il senso comune che in Italia vede ancora il sex working come un fenomeno criminoso, quando in realtà esso è legalizzato dal 1958. Tuttavia non è regolamentato, per cui l’autonomia della persona scompare nel momento in cui esso viene ricondotto alle dimensioni della vergogna e del peccato o peggio quando si crede che la prostituzione sia solamente violenza e abuso.
In questa sede si cercherà di fare luce su questo tema distinguendo quelle forme del sex working che purtroppo hanno a che fare con i fenomeni quali lo sfruttamento e la tratta e quelle che invece rispecchiano la volontà della persona di gestire il proprio corpo, vendendolo in libertà e praticando un mestiere che in altre parti del mondo è equiparato ad ogni altra forma di esercizio.

Ospiti:

Cirus Rinaldi, Università degli Studi di Palermo
Gaia Borgato & Andrea Stefanello, Associazione Mimosa

Iniziativa finanziata con il contributo dell’Università di Padova sui fondi previsti per le Iniziative culturali degli studenti, come previsto dall’art. 4, comma 5 dello Statuto.