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Sister(s)

Sister(s)

Sister(s)http://www.exvuototeatro.it/project/sisters/

Drammaturgia: Andrea Dellai
Con: Andrea Dellai, Giulio Morittu, Laura Serena
Scenografie e costumi: Paola Ghiano con la consulenza artistica di Eleonora Rossi
Accessori: Martina Pretto
Sonorizzazione: Marco Campana
Regia: Tommaso Franchin

I sociologi americani definiscono i nati negli anni ’80 e ‘90 Generazione Y, Millennials, Echo Boomer, e dicono che siamo cinici, frustrati ed infelici per l’impossibilità di emergere, schiacciati dalla generazione precedente. Possiamo parlare della nostra generazione con una fiaba? Secondo noi sì. SISTER(s) racconta come tutto quello che vuoi, che vuoi essere o che sei può cambiare, sgretolarsi da un giorno all’altro come è successo ogni anno dall’11 Settembre ad oggi. Noi, i Millennials, lo sappiamo e stiamo imparando ad affrontare i cambiamenti sulla nostra pelle.
A Rovigo (Alabama) non c’è molto da fare: quattro vecchi, un cimitero, una stazione di benzina. Pochissime automobili. Molto caldo. A gestire la stazione di rifornimento sono in due, un fratello e una sorella. Hansel e Gretel sono diventati grandi. Usciti dal bosco vivono ai margini della città, quasi trentenni, a Rovigo (Alabama). Soli. Senza futuro. Senza possibilità. Abbandonate le streghe e il marzapane abitano un mondo di necessità primarie (molto simile al nostro). Una civiltà bombardata di slogan, in stato confusionario e razzista. E finalmente, un giorno, i due fratelli si comprano un frigorifero nuovo di zecca. Niente più carne andata a male. Niente più mosche sulle bistecche. Ma come in tutte le storie che si rispettino succede qualcosa. Lui apre il frigorifero e vi trova chiusa dentro la Madonna che gli dà una notizia importante. Da un frigorifero, sì: lui dovrà farsi suora. Con velo, tunica e sandali: tutto compreso. Nostra Signora dello Sbaglio ha colpito e affondato. Come affrontare l’accaduto? Ci si può sottrarre ad una proposta del genere? Ed è veramente un errore? Può sbagliarsi, il sacro? Come può l’amore fraterno cresciuto ai bordi di un nulla concepire ed accettare il distacco assoluto? Ci sono giorni in cui ti accorgi che tuo fratello è cambiato e quindi anche tu devi cambiare, senza sapere il perché. I legami che fino a ieri si davano per scontati, come quello tra un fratello e una sorella, vengono messi in crisi per poi prendere nuova forma. È una vicenda tanto più assurda quanto più crudelmente vera. Tanto più distaccata dalla realtà quanto più scolpita nell’anima di ciascuno. È una storia. Stop. Le cose accadono, punto e basta. Chi non si adatta è perduto.

Una fiaba per raccontare, con le iperboli che solo le fiabe concedono, la nostra generazione.

The Gender Show

The Gender Show

THE GENDER SHOWTeoria del gender, questo sconosciuto [singolare maschile]

Compagnia Atopos Compagnia Teatrale (L’unica Compagnia in Europa formata da persone transessuali e transgender, queer, etero, gay, lesbiche)

Drammaturgia e regia Marcela Serli
con Noemi Bresciani, Nicole De Leo, Antonia Monopoli, Marcela Serli, Christian Zecca
Assistente alla drammaturgia Irene Petra Zani

Scioccante, irriverente, comico. Il punto di vista Atopos sulla fantomatica teoria gender.
E poi…
Desiderio di invisibilità: della persona FtoM (Female to Male) e della persona MtoF (Male to Female). Dell’essere uomini e donne oggi e dell’esserlo stati.
Domande chiave, utili a rovesciare il punto di vista dello spettatore dall’inizio alla fine della serata.
Si può fare arte con la propria identità?
La costruzione artistica della propria identità è possibile, magari falsata, magari sbagliata, ma l’arte, il teatro, la danza, il video [mezzi che usiamo nei nostri lavori] restituiscono una sintesi mostruosa, felice a volte, di chi siamo.
Usare la struttura di una conferenza iniziale per arrivare a una forma epica di narrazione è il modo più spiazzante per dire quello che vorremmo dire, per lasciare le domande che vorremmo lasciare.
Un’altra, sicuramente, è questa: a chi serve la propria identità?
Uno spazio emotivo dove maestri sbagliati e cattivi spettatori si incontrano.
[Marcela Serli]

Anatomia di un risveglio

Anatomia di un risveglio

Anatomia di un risveglio di e con Barbara Mugnai
Un viaggio autobiografico, in cui l’autrice/attrice, Barbara Mugnai, mettendosi completamente a nudo, stabilisce un filo diretto visivo ed emotivo con il pubblico, raccontando – senza mai uscire di scena – tutte le fasi, le crisi, la sofferenza vissuta da quando è diventata vegetariana sino ad oggi.

Il corpo lesbico

Il corpo lesbico

Libero semiserio adattamento dall’omonimo romanzo di M.Wittig.
Otto donne in un gioco di sensi attraverso le pagine di uno dei libri che hanno rivoluzionato la letteratura erotica.

Di Graziella Savastano e Laura Scarmoncin

Interpretato da Graziella Savastano e Giorgia Saga

«Fantastico» LaRepubblicaDelleDonne
«Wow che addominali» RizlaPsicosomatica
«Primero en la clasifica en el botteghin de Medellín» LaCocaLoca

Per chi ancora non lo avesse visto, ecco il trailer:
https://www.youtube.com/watch?v=loEXfRVTuF4

IN BETWEEN
Drag è un’estetica, forma d’arte, gioco degli stereotipi, critica sociale. E’ uno stile, giocoso e ribelle, per raccontare i generi e per andare oltre. Con Senith, l’estetica drag si contamina di teatro, performance art, attivismo. Quasi quasi si potrebbe dire Drag Queer. Né King, né Queen, ma In Between. Quello che presenta in questa occasione attraversa le sue numerose esperienza, dal reading erotico alla performance di costruzione e dematerializzizione dei generi, passando per i feticci del desiderio e del potere.

Senith Genderotica è da oltre un decennio performer, Drag Queer, curatrice di workshop ed eventi, attivista queer, art director del progetto GendErotica – contaminazioni di arte queer e di Erotic Lunch. E’ stata cofondatrice di Eyes Wild Drag, gruppo pioniere di sperimentazione di queer performance art in Italia, con cui ha lavorato per 10 anni. Senith, lavorando nella sperimentazione dei Generi, dei ruoli e dell’immaginario erotico, ha rappresentato la prima costruzione performativa e critica delle Faux Queen in Italia. Negli ultimi mesi, si è riaffacciata al contesto internazionale performando a Tunisi, Zurigo, Londra e Ljubljana e altri in via di definizione.
www.senith.org
http://genderotica2015.wixsite.com/genderotica201

LA SERATA VERRA’ MOVIMENTATA DALLE MENAGE A TRASH per far festa fino a quando vogliamo!

Ménage a Trash: era una movimentata serata queer, quando tre giovani compagne di squadra delle Criminal Bullets Roller Derby Padova hanno la splendida idea di unirsi in un Mènage. Un Mènage a Trash. Così nasce il trio femminile trash padovano che vi fa ballare come caimani infognati, vi fa innamorare come al tempo delle mele, e vi regala serate che rimangono impresse nel vostro cuore, e nel vostro fegato.

Durante la serata info point della squadra Criminal Bullets – Roller Derby Padova, sport di contatto sui pattini a rotelle, quad, che promuove lo sport per tutt*, antisessista e antifascista.

Cella zero

Cella zero

La cella zero è uno spettacolo scritto nel 2016 da Antonio Mocciola e Pietro Ioia.Narra la vicenda realmente accaduta dello stesso Ioia che subisce delle violenze nel carcere di poggioreale.
Una volta uscito dal carcere Pietro denuncia l’esistenza di una cella ove i detenuti vengono maltrattati e subiscono abusi, viene chiamata cella zero poiché non numerata e nascosta ai controlli.
Lo spettacolo non solo racconta la storia di Pietro e dei suoi compagni ma anche quella di chi rimane fuori impotente ad aspettare.
Da voce inoltre al “cattivo” della vicenda sondandone la psicologia.
In “cella zero” nessuno è buono o cattivo, tutti sono vittima di un sistema più grande.
E’ vietato ai minori di 18 anni poiché contiene scene di nudo esplicite e presenta un linguaggio crudo e forte.

ANTONIO MOCCIOLA
Nato a Napoli nel 1973, dal 2003 al 2013 collabora con il magazine meridionalista “Il Brigante”, ricoprendo il ruolo di capo-redattore. Giornalista pubblicista dal 2006, attualmente ricopre il ruolo di vice-direttore del magazine “Corriere spettacolo”; si interessa principalmente di musica e spettacolo. Conduttore ed autore radiotelevisivo, cura e firma i booklet dei cd di Giuni Russo “The complete collection” e “Cercati in me”, nonché del dvd di Franco Battiato, “La sua figura”, dedicato alla cantante, e che contiene il monologo teatrale scritto dallo stesso Mocciola con M.A Sisini e portato in scena da Piera Degli Esposti a Torino al Festival Internazionale del Cinema Tglff nel 2007. Esordisce nel panorama letterario pubblicando la raccolta di racconti “Quattordici tracce di amore disperso”, che vince la rassegna “La Libreria degli Inediti” indetta dal teatro napoletano “Il Pozzo e il Pendolo”. Nel 2008 pubblica con la Montag Edizioni “La sottrazione”, naturale prosecuzione del lavoro precedente.
Nel 2010 pubblica con Giammarino Editore “Le vie nascoste”, viaggio tra i borghi scomparsi d’Italia, che appare su tutti i più importanti media nazionali diventando un piccolo “caso editoriale” ed inaugurando la moda del “necroturismo”, ovvero il viaggio nelle ghost-town del ‘900. Nel 2013 torna alla narrativa, pubblicando per La Quercia Editore la raccolta di racconti dark “Latte di iena”. A dicembre 2014 esce “Le belle addormentate”, un altro viaggio nell’Italia dimenticata, per la Betelgeuse editore. Il libro, in pochi mesi, raggiunge la vetta della classifica dei libri di viaggio più venduti su Amazon. Nel 2015, con Gianmarco Cesario, scrive lo spettacolo teatrale “Gli amici se ne vanno”, sulla vita di Umberto Bindi, interpretato da Massimo Masiello. Nello stesso anno é tra gli autori del libro “Caro Misantropo”, scritti e saggi su Manlio Sgalambro (copertina di Franco Battiato, La scuola di Pitagora editrice). A gennaio 2016 va in scena “La cella zero – morte e rinascita di un uomo in gabbia”, scritto con Pietro Ioia e interpretato da quest’ultimo con Ivan Boragine, un dramma carcerario dalle tinte forti basato su una storia vera Nello stesso anno, a febbraio, esce il suo sesto libro, il romanzo “Il tempo degli amaranti” (Milena edizioni, primo posto in classifica Kobo per la narrativa glbt), e vanno in scena altri suoi lavori teatrali (“Io, tra di voi” con Massimo Masiello e musiche di Mariano Bellopede, biglietto d’oro alla rassegna Teatro cerca Casa di Manlio Santanelli, “Giro di vite” con Giulia Capolino – entrambi scritti con Gianmarco Cesario – e “Leopardi amava Ranieri” per la regia di Mario Gelardi). Nel 2017 debutta “Verso il mito” sulla vita di Edith Piaf, per la regia di Gaetano Liguori, con Francesca Marini e Massimo Masiello, scritto con Gianmarco Cesario e biglietto d’oro al Teatro Torò, mentre esce il libro fotografico “Addosso – Le parole dell’omofobia”, che raggiunge i vertici delle classifiche di settore. Nel 2018 riadatta per il teatro, con Luisa Guarro, “L’immoralista”, tratto da un romanzo di André Gide, e diretto dalla stessa Guarro.
NEGRO ARIANNA
nasce nel 1992 a Galatina, in provincia di Lecce. Vive a Copertino (Le) fino ai 19 anni, dove scopre il suo amore per il teatro mettendosi alla prova nel campo della recitazione.
Si iscrive nel 2014 al DAMS di Bologna.
Nel Dicembre del 2015 fonda il gruppo Teatro Tralaltro, che è una delle attività di Arcigay Padova.
Si occupa della sceneggiatura e della regia della compagnia che porterà in scena il 23 giugno 2016 con “Romina e Giulietta” e nel 29 giugno 2017 con “Il Gender Umano” scritto in collaborazione.
Porterà in scena il 12 giugno “La Rassegnazione degli Dei” di cui si occupa di regia e sceneggiatura e il 16 giugno “La Cella Zero” scritto da Antonio Mocciola e Pietro Ioia, di cui si occupa della regia

IL GRUPPO TEATRO TRALALTRO è stato ideato nel Dicembre 2015 ed una della attività di Arcigay Tralaltro Padova.
E’ composto da attori amatoriali e non, si basa sulla convinzione che ci sia spazio per tutti, lavora per creare un gruppo coinciso in cui ci sia fiducia reciproca l’uno verso l’altro. Ognuno si affida a se stesso e ai propri compagni. Da tre anni si dedica ogni anno alla preparazione e poi messa in scena di uno spettacolo generalmente inedito. Il gruppo si è precedentemente esibito in “Romina e Giulietta ” il 23 giugno 2016 e nel “Il gender umano” il 29 giugno 2017.
Tornerà ora a calcare il palcoscenico il 12 giugno 2018 con “La Rassegnazione degli Dei” scritto e diretto da Negro Arianna e il 16 giugno con “La Cella Zero”, uno spettacolo scritto da Antonio Mocciola e Pietro Ioia e diretto da Negro Arianna.

ATTORI

Cecilia Geroldi
Claudio Gori
Francesco Christian Perrotta
Gianluca Paradiso
Margherita Dorich
Mirco Costacurta
Rita Ceravolo

SCENEGGIATURA
Antonio Mocciola e Pietro Ioia

REGIA
Negro Arianna